Un intervento possibile anche grazie alle tante imprese del territorio, tecnici e operai che hanno collaborato a questo progetto che è già diventato in gran parte realtà. Nel 2013 è stato ultimato il restauro e il risanamento conservativo del piano terra delle strutture Case Maccolini ed ex Ospitaletto della misericordia, mentre nel 2014 sono stati realizzati i lavori su Palazzo Naldi. Nello stesso anno è stato riportato alla luce il Mens Sana, che è stato ristrutturato e ospita attualmente un pub. Nel 2016 sono invece iniziati i lavori per il restauro e per il consolidamento strutturale del primo e secondo piano di Palazzo Don Bosco e Case Maccolini, per un totale di circa 3mila mq.
Questi ultimi interventi hanno portato alla luce una struttura quasi unica a Faenza: le cosiddette capriate polonceau in ferro e legno, trovate all’ultimo piano di Palazzo Don Bosco. Si tratta di una struttura molto grande (copre 22 metri di luce) che finora era stata nascosta da due ordini di controsoffittature. Queste ultime, in accordo con la Soprintendenza dei beni culturali, sono state eliminate permettendo quindi alle capriate di mostrarsi al pubblico. La particolarità delle capriate polonceau è data dai loro materiali. È infatti abbastanza raro trovare del ferro e del legno all’interno degli edifici. Un altro intervento effettuato sulla struttura riguarda invece l’eliminazione delle vetrate che chiudevano il camminamento della loggia al piano primo di Casa Maccolini.
Il primo e secondo piano di Palazzo Don Bosco e Case Maccolini sono stati quindi riconsegnati alla città nell’aprile 2018 e ospitano al primo piano i corsi di laurea di infermieristica e logopedia e al secondo piano gli uffici dei servizi sociali del Comune di Faenza.